Il Carnevale di Peppi Nappa a Sciacca

  1. Introduzione
  2. Storia del Carnevale di Sciacca
  3. Il Re del Carnevale: Peppi ‘Nnappa
  4. Il Carnevale di Sciacca
  5. Programma Carnevale di Sciacca 2024

1 Introduzione

Mille colori tingono Sciacca durante il suo carnevale, che è uno dei più belli della Sicilia. Carri allegorici e gruppi di festanti animano in quest’occasione le vie di Sciacca e la grande piazza A. Scandaliato, con la sua splendida vista sul Promontorio. Bancarelle, musica, dolciumi e oggetti carnascialeschi rendono la città capoluogo del divertimento. Peppe Nappa è la maschera simbolo del carnevale saccense. È rappresentato ogni anno su un carro dietro il quale si svolge la tradizionale distribuzione di vino e salsiccia. Il martedì grasso che è la conclusione della manifestazione, è il momento più emozionante. Il pupo staccato dal carro, viene piazzato al centro della piazza A. Scandaliato dove viene bruciato. Tutti i partecipanti danzano in un grande girotondo sulle note dell’inno; e lanciano migliaia di martelletti sul rogo di Peppe Nappa.

2 Storia del Carnevale di Sciacca

Del Carnevale di Sciacca parla Giuseppe Pitrè, etnologo siciliano nella sua Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, pubblicata alla fine dell’Ottocento. Le origini, comunque, vanno ricercate nl culto di Saturno – Kronos attestato dal nome del monte Kronio e nei Saturnali, feste che si svolgevano tra il 17 e il 23 dicembre ed erano caratterizzate da un’esasperata ricerca del piacere alimentare e sessuale e da uno sconvolgimento dei ruoli sociali. L’uccisione del re della festa riportava tragicamente alla realtà e alla normalità. Nel 1616, il Viceré di Sicilia Pedro Téllez-Girón (III duca di Osuna) stabilì che l’ultimo giorno di festa tutti dovessero vestirsi in maschera. Le prime manifestazioni del Carnevale erano celebrazioni popolari, caratterizzate da consumazioni di salsicce, cannoli e abbondante vino. La gente si riversava per le strade, indossando vari travestimenti. Negli anni venti, si ebbero i primi corsi mascherati con carri allestiti in modo semplice, trasportando mascherati su sedie attraverso le vie della città. Questi carri, grandi piattaforme addobbate, trainate da buoi o cavalli, portavano comitive mascherate che recitavano in dialetto locale, accompagnate da piccole orchestrine improvvisate. Lo stufato, le salsicce e il vino rappresentavano già un momento di incontro e scambio tra compaesani . Dopo il dopoguerra, i carri vennero intitolati e iniziarono a riflettere le novità del progresso. Le stelle filanti e i coriandoli lanciati dai carri crearono un’atmosfera festosa, coinvolgendo i partecipanti come protagonisti di una gioia collettiva. Si formarono Compagnie di rivista, e furono allestiti carri sempre più sofisticati con temi e personaggi locali trattati in chiave satirica. Negli anni ’80, con l’introduzione dell’amplificazione sonora, il Carnevale di Sciacca subì ulteriori evoluzioni, con carri che presentavano figure sempre più grandi e movimenti meccanici sempre più sofisticati. Grazie ai numerosi collegamenti televisivi sulla Rai, il Carnevale di Sciacca divenne famoso in tutta Italia negli anni ’80 e ’90. Personaggi televisivi diventarono testimonial dell’evento, mentre la satira politica locale si trasformò in una rappresentazione di temi di attualità nazionali e internazionali, lasciando spazio a personaggi noti a un pubblico più ampio.

3 Il Re del Carnevale: Peppi ‘Nnappa

Peppi ‘Nnappa è una figura intramontabile nella tradizione siciliana, emergente nel XVI secolo con la nascita della “Commedia dell’arte”, un genere teatrale in cui gli attori, indossando maschere, recitavano improvvisando le loro parti. Questo tipo di teatro mantenne la sua popolarità fino al XVIII secolo, quando fu riformato da Goldoni. Tra le maschere create dalla “Commedia dell’arte” figurano personaggi come Arlecchino, Pulcinella, dottor Balanzone, Colombina, Pantalone, e molti altri. In questo contesto, Peppi ‘Nnappa emerge come una maschera siciliana, raffigurante un servo pigro e birichino, spesso punito per le sue marachelle. Nonostante compaia in scena sbadigliando e sembri trascurato, si dimostra sorprendentemente agile e intrattiene il pubblico con passi di danza improvvisati. Peppi ‘Nnappa non indossa una maschera, e il suo viso senza trucco è raso con sottili sopracciglia. Il suo costume comprende una casacca a maniche lunghissime e pantaloni azzurri, entrambi ampi e troppo lunghi. Indossa un cappellino di feltro bianco o azzurro con le falde rialzate su una calotta piana e scarpe bianche con fibbie, oltre a una fascia al collo. Il soprannome “Nnappa” (rattoppo) in siciliano si riferisce agli abiti rattoppati, simbolo della povertà. È anche associato alla parte dei pantaloni corrispondente alla bottoniera, indicando un “uomo buono a nulla”. La fame insaziabile e la smisurata golosità caratterizzano il personaggio, rendendo la cucina il suo ambiente preferito e il cibo il suo interesse principale. Nel decennio degli anni ’50, il senatore Molinari adottò Peppe ‘Nnappa come maschera del carnevale di Sciacca, rendendolo simbolicamente il sindaco della città durante i giorni di festa. La maschera appare annualmente su un carro allegorico fuori concorso, aprendo la sfilata carnascialesca. A seguito di una tradizione di origine pagana, il carro viene bruciato al centro della piazza, mentre la folla danza sulle note dell’inno.
A tutti l’anni veni Carnevali, lu populu di Sciacca sai chi fa’, a la Marina scinni ad aspittari, lu Re ritorna na la soi citta’, ed eccu c’arriva cantannu e abballannu, rirennu scialannu lu Nippiti Nna’ Curriti picciotti chi Peppi arrivau, la Nappa puttau nna’ chista citta’, li fimmini beddi lu celu e lu mari, ni fannu nciammari di felicita’. E Peppi ‘Nappa, e Peppi ‘Nappa chi nomi curiusu chi nomi scialusu chi Nippiti Nna’

4 Il Carnevale di Sciacca

Il Carnevale di Sciacca si contraddistingue per vari aspetti unici e coinvolgenti: I Carri Allegorici: I carri del Carnevale di Sciacca sono celebri per le loro dimensioni imponenti, la dettagliata lavorazione in cartapesta e le decorazioni di alta qualità, che attingono alla ricca tradizione ceramica locale. La loro straordinarietà si manifesta attraverso i movimenti completamente meccanici e realistici, abbinati a una suggestiva illuminazione che crea effetti visivi eccezionali.

I carri dell’edizione 2024:

Associazione La Nuova Isola: carro allegorico “Le false verità”; Associazione Nuova Arte 96: carro allegorico “Vecchio cinema (in) paradiso”; Associazione La nuova avventura: carro allegorico “L’apparenza inganna”; Associazione La bomboniera: carro allegorico “La resa dei conti”; Associazione Anima e cuore: carro allegorico “Che… ne… vada la pena!”; Associazione Aurora 08: carro allegorico “Ma che voice”.

I Gruppi Mascherati:

Ciascun carro allegorico presenta un gruppo mascherato legato all’allegoria specifica del carro stesso. La particolarità di questi gruppi risiede nella meticolosa cura dei dettagli dei costumi e delle maschere, insieme a coreografie attentamente elaborate. Ogni gruppo coinvolge oltre 100 partecipanti di tutte le età, che si riuniscono nei mesi precedenti il Carnevale per perfezionare le coreografie che animano i corsi mascherati.

Le Musiche:

Ogni gruppo mascherato esegue le proprie coreografie accompagnate da inni musicali inediti, appositamente composti per l’occasione. Le melodie del Carnevale di Sciacca sono particolarmente amate dal pubblico poiché costituiscono la colonna sonora ideale del divertimento, grazie al loro ritmo allegro e coinvolgente.

I Copioni Satirici:

L’allegoria di ciascun carro non si limita alla cartapesta, ma viene rappresentata anche attraverso copioni satirici recitati da attori siciliani. Le battute pungenti, le rime e i versi poetici o sarcastici caratterizzano questa tradizione centenaria, aggiungendo un tocco di critica sociale e umorismo alla festa. Questi tratti distintivi contribuiscono a rendere il Carnevale di Sciacca un’esperienza unica, arricchita da arte, musica e tradizioni che coinvolgono attivamente la comunità locale e catturano l’attenzione di un vasto pubblico.
 

Programma del Carnevale di Sciacca 2024