Quartiere ellenistico- romano


Valle dei Templi – Agrigento

Nelle vicinanze del poggio San Nicola, su una vasta area di circa 15 mila mq. si estende il cosiddetto quartiere ellenistico-romano, un settore urbano con tracciato regolare che ricalca per orientamento ed impostazione quello che doveva essere l’impianto urbanistico della città del periodo classico.

Il quartiere é caratterizzato da quattro cardi (strade secondarie) larghi circa cinque metri e distanti tra loro 35 m. secondo un orientamento sud/nord, che si incrociano ortogonalmente con tre decumani (strade principali) ampie 7 m. orientate est/ovest. Il sistema viario del quartiere ellenistico- romano ospitava delle abitazioni distinte a loro volta, come da tradizione greca, da stretti ambitus o intercapedini che dovevano servire al passaggio veloce da un isolato all’altro per i pedoni.

Le abitazioni sono di vario tipo: alcune a peristilio, secondo una tradizione prettamente ellenistica, altre invece con atrio caratterizzato da impluvio di tipo italico, sia con peristilio che semplicemente circondate da vani. Da un punto di vista del materiale utilizzato, secondo l’uso greco classico, le case sono state realizzate in blocchi di arenaria, tralasciando conglomerati e laterizi come ci si aspetterebbe da un quartiere di epoca romana.

Molte abitazioni si presentano particolarmente curate sia per le tracce di stucchi e dipinti alle pareti sia, e soprattutto, per la presenza di pavimenti musivi la cui realizzazione varia da semplici tessere in opus signinum o tessellatum di tarda età repubblicana a rappresentazioni figurative di vario tipo dei primi secoli dell’impero aventi un’iconografia caratteristica delle maestranze di tradizione africana.

Il quartiere ellenistico- romano presenta, inoltre, un accurato sistema idrico con pozzi, cisterne e canali di smaltimento. Oltre all’edilizia abitativa sono venute alla luce anche delle tabernae con dei banchi di vendita che davano direttamente sui cardi tra le quali ne spicca una predisposta all’inserimento di giare ed anfore.

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