Eccezionale Ritrovamento nelle Acque di San Leone
Questa mattina si è registrato un ritrovamento eccezionale nelle acque di San Leone, nella zona di “Babbaluciara”, dove anticamente si trovava il porto del”antica Akragas. Il recupero di un reperto archeologico ha scatenato un notevole interesse tra gli appassionati di archeologia e sembrerebbe aprire nuove prospettive sulla storia della città antica.
Attualmente, i dettagli legati alla scoperta sono trattati con estrema riservatezza, ma fonti autorevoli indicano che si tratti di un ritrovamento di notevole importanza. Le prime supposizioni suggeriscono che il reperto possa essere un elemento ornamentale frontonale del celebre Tempio di Zeus Olimpico o persino la testa di un cavallo, un elemento distintivo nelle rappresentazioni artistiche dell’epoca. Unico tra i templi agrigentini per le sue decorazioni in rilievo, il Tempio di Zeus Olimpico presentava scene della Gigantomachia ad est e della guerra di Troia ad ovest, secondo quanto riportato da Diodoro Siculo. La recente scoperta di un frammento che mostra l’attacco tra un torso di guerriero e una magnifica testa elmetta, ora esposto al Museo Pietro Griffo, sembra confermare che il tempio aveva un’ornamentazione marmorea.
Il Sovrintendente del Mare, Ferdinando Maurici, ha sottolineato l’importanza di condurre una valutazione accurata del reperto prima di giungere a qualsiasi conclusione definitiva. Attualmente, sono in corso operazioni di pulizia e approfondite analisi per confermare l’identità e la provenienza del reperto.
Nonostante l’approccio cauto necessario, l’ipotesi che il reperto possa essere associato al celebre Tempio di Zeus suggerisce una scoperta straordinaria. Inutile aggiungere che il ritrovamento ha suscitato notevole entusiasmo tra gli studiosi e gli appassionati di storia antica.
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